Torre Guaceto è una meravigliosa oasi sulla spiaggia, situata a pochi chilometri da Brindisi e Carovigno. Un’oasi è un’area naturale protetta per la conservazione di un habitat di particolare interesse floristico e faunistico e per la salvaguardia della sua biodiversità.
Con la sua Riserva Naturale Torre Guaceto è proprio questo: un’oasi, un rifugio per tante specie animali, vegetali e perché no, anche per l’uomo.
Il litorale di Torre Guaceto
Un mare limpido e cristallino lambisce Torre Guaceto. La località occupa il tratto di litorale che va da Punta Penna Grossa agli scogli Apani. Si tratta, precisamente, della zona su cui insiste la Riserva Naturale.
La spiaggia è sabbiosa, protetta da dune ricche di vegetazione. Sul litorale si erge la famosa Torre Guaceto, realizzata durante il periodo aragonese. Il luogo ideale per chi sogna una vacanza all’insegna della natura, del relax e dello sport.
L’area marina protetta è divisa in tre zone. Nella zona A sono consentite solo attività di snorkeling e ricerca scientifica ed è imposto il divieto di balneazione. In zona B, dalla Torre a Punta Penna Grossa è permessa la balneazione. Nella zona C da Penna Grossa in direzione sud, si può solo praticare pesca sostenibile.
Il mare
La costa di Torre Guaceto è bassa e sabbiosa, interrotta raramente da qualche scoglio affiorante dalle acque limpide. Calette di sabbia finissima si susseguono lungo tutto il litorale. A tratti libero, a tratti attrezzato. La spiaggia più bella è senza dubbio Spiaggia delle Conchiglie. Si chiama in questo modo perché nella sabbia ci sono minuscole conchiglie bianche. Essa è inserita nella zona A della Riserva, per cui vige il divieto di balneazione.
La spiaggia di Torre Guaceto con le sue bellezze, è fruibile dalle persone diversamente abili. Infatti, sulla spiaggia di Punta Grossa c’è un lido attrezzato con sedie job e personale di assistenza.
La Torre
Simbolo della Riserva è la Torre Aragonese. Si tratta della più grande tra le torri “vicereali” a base quadrata. Fu realizzata sotto il regno di Carlo V, dopo l’editto del 1563 del viceré di Napoli. Il suo scopo era quello di difendere le coste dalle incursioni dei Turchi.
I lati della torre sono lunghi 16 metri. Le pareti sono caratterizzate dalla presenza di ben sei feritoie e due archibugiere. Inoltre, nei sotterranei è presente una cisterna per l’approvvigionamento idrico. Lì confluivano le acque piovane raccolte dal terrazzo.
Cosa Fare a Torre Guaceto
Torre Guaceto è quindi l’ideale per delle vacanze all’insegna del relax, con la sua spiaggia caraibica e le acque cristalline. Ma questa meta è molto ambita anche dagli amanti degli sport acquatici, come snorkeling, vela e windsurf. E non solo. Numerosi sono infatti i biker che esplorano il territorio e gli amanti del trekking.
Escursioni subacquee
A Torre Guaceto è possibile praticare lo snorkeling in autonomia o accompagnati da esperte guide. Esse saranno a vostra disposizione per l’esperienza esclusiva in uno dei più importanti parchi marini del Sud Italia.
Dopo un briefing iniziale sulle tecniche di immersione e sull’area protetta di Torre Guaceto, vi immergerete nelle acque cristalline alla scoperta di flora e fauna del meraviglioso mare di Puglia. Terminata l’immersione, si svolgerà un’attività di de-briefing per confrontarsi sugli organismi marini incontrati e sulle sensazioni ed impressioni personali.
Itinerario in bicicletta
Il paesaggio intono a Torre Guaceto è davvero splendido. Pedalare lungo i sentieri della macchia mediterranea e i tratturi che attraversano un uliveto secolare è davvero piacevole. L’itinerario in bici costeggia il mare lungo la spiaggia sabbiosa, per poi inoltrarsi in stretti passaggi sterrati tra cespugli e muretti a secco. Si fiancheggia una piccola laguna circondata da un fitto canneto. Si tratta dell’area umida della Riserva di Torre Guaceto. Lungo questo percorso si raggiunge la Torre. Per chi non è munito di bici, è disponibile il servizio di noleggio in loco.
Trekking nella Riserva Naturale di Torre Guaceto
Un trekking interessante da praticare all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto è quello del Canale Reale. Accompagnati dalle guide, si inizia dal sito rupestre della Cripta di San Biagio, inoltrandosi in un contesto naturalistico e storico. Infatti, nel tratto del canale vicino la foce, nel tempo si è creato solco nel quale si trovano insediamenti rupestri di epoca bizantina. Nelle tappe intermedie troviamo Masseria Baccantini e Torre Regina Giovanna.
La cripta di San Biagio a Torre Guaceto
La Cripta di San Biagio fa parte di un ampio complesso rupestre, dislocato a poca distanza da Masseria Jannuzzo. Il trekking termina con l’allestimento storico-archeologico all’interno della Torre cinquecentesca. La mostra racconta l’evoluzione del paesaggio della Riserva e tutto quel che accadeva circa 2000 anni fa, ossia in epoca Romana. Il percorso ha una lunghezza di circa 17 chilometri.
Vela e corsi di windsurf e catamarano a Torre Guaceto
Il centro velico si trova all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto. Si tratta di un’associazione sportiva dilettantistica. Essa ha lo scopo di insegnare la vela e organizzare corsi di iniziazione e perfezionamento nella Base Nautica pugliese di Torre Guaceto. I corsi permettono anche ad allievi totalmente inesperti di raggiungere un livello di autonomia e sicurezza nella conduzione del mezzo. L’associazione, inoltre, organizza anche corsi di catamarano e windsurf.
La Riserva Naturale di Torre Guaceto
La Riserva Naturale di Torre Guaceto si estende su un tratto di costa lungo ben 8 chilometri. Esso è compreso tra Punta Penna Grossa e gli Scolgi di Apani.
Il suo nome è dovuto alla presenza della Torre cinquecentesca che domina su tutta l’area. Torre Guaceto, appunto. Interessanti ritrovamenti dell’età del bronzo testimoniano che l’area è stata popolata e frequentata sin dall’anichità.
La Riserva è divisa in due parti. La parte terrestre e quella marina. La parte terrestre racchiude tre diversi ambienti naturali: il litorale, la macchia mediterranea e la zona umida. Il litorale è caratterizzato dalla presenza di finocchio marino e limonio e da granchi e beccacce di mare.
La macchia mediterranea si estende oltre il cordone dunale. Essa è caratterizzata dalla presenza di lentisco, asparago, timo e mirto. I più fortunati sono riusciti ad avvistare il tasso.
La zona umida è ricca di piante acquatiche. La più diffusa di tutte è la cannuccia, sulla quale si arrampica la campanella. Molti sono gli uccelli presenti nella Riserva. Alcuni di essi ci vivono abitualmente, altri invece sono presenti soltanto durante il periodo delle migrazioni.
Premiazioni alla Riserva Naturale di Torre Guaceto
Il Marine Conservation Institue, uno dei più importanti enti impegnati al livello mondiale nella conservazione degli ambienti marini, ha premiato l’area protetta di Torre Guaceto. Difatti, la Riserva Naturale ha ottenuto il riconoscimento del Blue Park Award. Si tratta di un evento esclusivo. Difatti, Torre Guaceto è il primo caso di area protetta italiana ad ottenere l’onorificenza.
Il riconoscimento è stato assegnato per gli alti livelli di protezione dell’ecosistema marino raggiunti dal Consorzio Gestione dell’area protetta. Grazie all’impegno profuso, la Riserva Naturale è dunque entrata a far parte della rete dei Parchi Blu. Essa comprende 16 aree protette in tutto il mondo.
Come arrivare a Torre Guaceto
Per arrivare a Torre Guaceto occorre prendere la SS379. Uscendo da Serranova, si seguono le indicazioni per Punta Penna Grossa. Dopodiché si raggiunge un grande parcheggio a pagamento, a circa mezzo chilometro dalla spiaggia. Da quel punto, è disponibile un servizio navetta e un noleggio di biciclette.
Invece, prendendo l’uscita Apani, si giunge al parcheggio a pagamento dell’area servizi Sud, con area sosta pic nic, servizio navetta, bar, area verde, noleggio bici, lettini e ombrelloni.
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