San Martino nella Tradizione del Salento
San Martino nel Salento è una tradizione molto sentita. Difatti, nel Leccese il santo si festeggia di più rispetto ad altri paesi d’Italia. Ciò, proprio per la forte religiosità dei cittadini.
San Martino: origine e tradizione
La celebrazione di San Martino affonda le sue radici nel lontano 371, anno della morte del Santo. E’ una festa in cui si celebra il senso di carità e solidarietà collettiva. Caratteristiche e qualità tipiche di Santo di Tours. Siamo in epoca Romana. E, in una notte gelida, mentre era a cavallo, egli incontro sul suo cammino un pover uomo vestito di stracci e infreddolito. Per questo motivo, decise di strappare metà del suo mantello rosso da soldato per donargliela. La mattina seguente, quel mantello tornò esattamente come nuovo. In seguito all’episodio, il soldato si convertì al Cristianesimo e divenne pertanto un uomo di azione e preghiera.
Tutti i gesti compiuti in seguito alla sua conversione religiosa spinsero gli stessi cittadini di Tours a proclamarlo vescovo. Questa festa è pertanto fondamentale al fine di ricordare gli atti di solidarietà e carità compiuti dal Santo e continuare a ripeterli tutt’ora.
Nei secoli successivi, lo si è sempre ricordato con feste di rito religioso. Tuttavia, soprattutto nel calendario popolare, i festeggiamenti hanno poi assunto un’importanza legata alla vendemmia del vino. Infatti, è ben noto il motto “A San Martino ogni mosto diventa vino!”
San Martino è divenuta così, festa popolare della buona tavola e del buon vino, una miscela di tradizione, cultura, realtà e leggenda, sacro e profano.
E nel Salento?
La festa si celebra soprattutto al Sud. Sicilia, Campania, Puglia e tutte quelle regioni che, probabilmente, sentono più vicina questa ricorrenza. Forse per l’attaccamento al ciclo della terra, alle tradizioni popolari, alla vendemmia…
Nel Salento, la festa di San Martino è un’antichissima tradizione culinaria. Si festeggia la sera e, per l’occasione, si imbandisce la tavola con pietanze tradizionali, come le tipiche pittule, le caldarroste e vino novello rigorosamente della casa. Sono proprio questi tre elementi, infatti, i protagonisti della giornata festiva.
Una festa da trascorrere in casa con amici e familiari oppure, appunto, nelle numerose cantine del territorio. La festa infatti è diventata occasione di avvicinamento degli amanti del buon vino. Molte sono le cantine che nella serata di San Martino organizzano veri e propri eventi per accogliere gli appassionati. Un modo per recuperare la tradizione che voleva che la festa fosse proprio un momento di condivisione con la cittadinanza.
La cena della Festa di San Martino prevede piatti della tradizione. Oltre alle pittule e al vino novello, si possono degustare secondi di carne pregiata accompagnati da verdure. Frutta secca e, come detto in precedenza, le caldarroste.