La taieddhra
La taieddhra, una pietanza semplice che riesce a creare un’unione perfetta tra i sapori del mare e quelli della terra. La scoperta di nuovi luoghi è sicuramente la motivazione che porta le persone ad approcciarsi a nuove esperienze di continuo. Tuttavia vi è un detto che si pronuncia così: ”Paese che vai, tradizioni che trovi”, tale frase sta ad indicare la varietà di abitudini che sono presenti in ogni dove. Ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo questa tipica usanza Salentina.
Le origini della Taieddhra
La taieddhra è un piatto molto amato nel Salento. Difatti, esso è considerato una vera e propria tradizione del posto nonostante le origini siano molto simili a quelle della paella spagnola. Tale piatto è stato gustato per la prima volta circa un centinaio d’anni fa. Difatti, si tratta di una delle tradizioni tramandate dai nonni del posto e che ha trovato pieno spazio all’interno della cucina moderna.
Come accennato, l’origine di questa preparazione culinaria è sicuramente dovuta all’influenza spagnola che ha portato con sé anche il proprio piatto tipico: la paella. Per tale ragione tutt’ora la taieddhra è a tutti gli effetti ”la paella Salentina”.
L’origine del nome taieddhra nasce direttamente dal contenitore utilizzato per prepararla, ossia il tegame. Inoltre, lo stesso vale per la paella, servita direttamente nella padella. Tali somiglianze culinarie, hanno fatto in modo che venisse attribuita la nascita della taieddhra al periodo seguente alla dominazione spagnola.
Una vasta gamma di sapori
I piatti tipici Salentini si distinguono da molte altre tradizioni locali per la loro varietà. Difatti, esistono diverse tipologie di ricette per una sola pietanza.
Lo stesso vale per la taieddhra, anch’essa è una ricetta Salentina e, come tale, si è modificata nel tempo adattandosi a quelle che sono le preferenze e i sapori di ogni famiglia. Per tale ragione, è probabile che cambiando zona, possa anche cambiare la ricetta in maniera drastica. Perciò, è consigliabile gustare questo piatto in diversi luoghi del Salento, così da verificarne le varietà differenti di sapori.
La ricetta della taieddhra, la guida passo dopo passo
Prima di cominciare con la preparazione della taieddhra è necessario conoscerne gli ingredienti. Per tale ragione prenderemo in considerazione la ricetta tradizionale. Per la nostra pietanza saranno quindi necessari: riso, patate, zucchine, cozze nere, cipolla, aglio, pomodori pelati, pecorino grattugiato. Ed infine, quanto basta di prezzemolo, sale, pepe e un goccio d’olio extravergine d’oliva.
Prima di tutto bisogna accertarsi che vi sia la taieddhra, cioè il tegame all’interno del quale riporre gli ingredienti. Il primo passo è quello di sbucciare le patate, le zucchine e le cipolle. Successivamente, posizionarle sul fondo del nostro tegame in questo esatto ordine. Successivamente, dovranno essere ricoperte con le cozze sgusciate e il riso.
Una volta fatto ciò sarà necessario inserire metà del formaggio e condire con le altre spezie ed un pizzico d’olio. Dopodiché, sarà sufficiente ripetere l’inserimento degli ingredienti a cominciare dalle patate, ma questa volta il riso non dovrà essere inserito.
Come è possibile vedere, si tratta di una ricetta semplicissima che lascia spazio all’immaginazione. Ad esempio, infatti, in molti utilizzano il grano al posto del riso e altri ancora per rendere più succoso il piatto aggiungono l’acqua fino a riempire il tegame.
Considerazioni riguardanti la taieddhra
Quando ci si appresta a visitare un luogo nuovo, mai visto prima, è di fondamentale importanza imparare a conoscerne le tradizioni che rappresentano lo spirito del posto. Tra queste sicuramente le più evidenti sono proprio le tradizioni culinarie, all’interno delle quali vi sono ancora le usanze di ogni famiglia.
La taieddhra rappresenta un piatto unico proprio per la semplicità con cui viene (e veniva) preparato, per l’armonia di sapori che lo pervadono e più di ogni cosa per l’incredibile numero di varianti di cui dispone tale ricetta.
Queste sono le ragioni che rendono tutt’ora la taieddhra uno dei piatti più amati nel Salentino dai turisti e che portano alla celebrazione di queste antiche usanze attraverso le sagre, delle quali la più conosciuta è proprio la Festa dei Trioti a Cursi