Il Borgo di San Cassiano
Il Borgo di San Cassiano ricade in parte nel Parco dei Paduli. Il suo nome deriverebbe dal culto per San Cassiano. Secondo la tradizione egli fece sosta nel luogo in cui ora sorge il centro storico. Precisamente, ciò avvenne alla fine del III sec., durante il suo viaggio da Oriente verso Imola, di cui ne divenne vescovo.
La storia del Borgo di San Cassiano
Il Borgo di San Cassiano risale all’incirca all’anno Mille. In seguito alla devastazione di Muro, gli abitanti del casale si rifugiarono nel Bosco Belvedere. Dopo aver scampato il pericolo, decisero di uscire e fondarono il nuovo villaggio. Successivamente, vissero un periodo di crescita economica e a un vigoroso sviluppo sociale grazie alla presenza dei Monaci Basiliani.
Da vedere a San Cassiano
La Cripta della Madonna della Consolazione, risalente al periodo tra il IX e il X secolo, è una piccola chiesa sotterranea ricca di affreschi. Un’importante meta di pellegrinaggio fino al XVII secolo.
La Chiesa della Madonna è costruita a forma di croce nel 1550. Qui sono state rinvenute, sia al suo interno che all’esterno tombe, di origine basiliana. La Chiesa Madre di San Cassiano, è dedicata a San Leonardo.
Il Palazzo Feudale di San Cassiano è situato nel centro del nucleo antico del borgo. Creato intorno al ‘400 – ’500 come struttura difensiva, con l’allontanarsi della minaccia delle invasioni fu ristrutturato dal feudatario e assunse la funzione residenziale. Oggi l’antico Castello di San Cassiano è sede del Palazzo Municipale ed espressione della forte vocazione culturale del paese.
I prodotti tipici del Borgo
Tipiche di San Cassiano sono le purpette cu li pipirussi, polpette con i peperoni, preparate con pecorino, prezzemolo, carne di vitello e capperi. I vermiceddhri cu lu baccalà, tipo di pasta tipico del Salento, preparati con il baccalà. Dolce caratteristico è invece ù pizzicunfittu, preparato con la buccia di un mandarino, arance e miele.
Altra golosità sono le cassatine di ricotta, prelibatezze a base di crema di ricotta, con pan di spagna e crema.
Eseprienze da vivere a San Cassiano
L’evento che più degli altri promuove la cultura del territorio e delle sue tradizioni, è la celebrazione in onore di San Giuseppe. Essa ha origini antichissime. La festa inizia alla fine di febbraio, con la raccolta del grano, dell’olio, dei peperoni e di tutti i prodotti della terra necessari per l’allestimento delle tavolate. L’intera comunità è coinvolta nella preparazione delle tredici differenti pietanze offerte il 18 marzo, giorno della festa. A partire dal 10 marzo, nella chiesetta del paese dedicata al Santo, iniziano le novene caratterizzate dai canti tipici. Il culmine della festa è rappresentato dalla focara, un fuoco ottenuto dalla raccolta di migliaia di fascine di ulivo offerte, come si tramanda da generazioni, dalla comunità.
Il mese estivo si caratterizza per l’Agosto Sancassianese, fatto di concerti, manifestazioni folcloristiche, culturali, sportive, mostre di artigianato locale, di pittura e scultura.
Immagine: studiometamor