Il Borgo di Gallipoli
Il Borgo di Gallipoli si affaccia sul mar Ionio ed è diviso in due parti: il Borgo vecchio e la città nuova. A circa un miglio, si trova l’Isola di Sant’Andrea, di notevole importanza storico-naturalistica Essa è caratterizzata dalla presenza di animali selvatici, come il gabbiano corso.
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La storia del Borgo di Gallipoli
I primi abitanti risalgono al Neolitico, come dimostrano i resti di un antico villaggio in località Torre Sabea. Nel primo Medioevo, i Vandali e i Goti saccheggiarono e distrussero il paese. Successivamente, i Bizantini si occuparono di ricostruirlo. Grazie a loro, il piccolo Borgo visse un periodo di ricchezza commerciale e benessere sociale. Ciò fu reso possibile anche grazie alla sua vantaggiosa posizione geografica.
Gallipoli fu occupata prima dai Normanni e successivamente da Carlo I D’Angiò, dagli spagnoli e dai Borbone, sotto i quali diventò parte del Regno di Napoli.
Da vedere a Gallipoli
Il Castello di Gallipoli è nel centro storico. Precisamente, è situato nei pressi del ponte che collega la Gallipoli Vecchia a quella nuova. Esso risale al XIII secolo, cioè al dominio Angioino. La sua funzione era prettamente difensiva.
La Cattedrale di Sant’Agata risale al 1629. Al suo interno sono custodite le reliquie di alcuni santi, tra le quali quelle di San Fausto.
Un esempio importante di architettura è la fontana greco-romana. Essa sorge nei pressi del ponte attiguo al castello. Per lungo tempo si è pensato fosse la più antica fontana d’Italia, in quanto venne datata al III secolo a.C. Studi più approfonditi, hanno collocato la sua creazione in età Rinascimentale.
I prodotti tipici del Borgo
La cucina tradizionale di Gallipoli si lega ai sapori e ai prodotti del mare, come la scapece. Una pietanza realizzata con pesce fritto, pane grattugiato e zafferano. E lu purpu alla pignata, polpo lessato in un recipiente di terracotta chiamato, appunto, pignata.
Esperienze da vivere nel Borgo
Un’escursione sull’Isola di Sant’Andrea è un’esperienza unica. Essa si estende per circa cinquanta ettari. L’area rappresenta l’unico sito di nidificazione, nel versante ionico ed adriatico d’Italia, della specie di gabbiano corso.
L’isola è stata riconosciuta dalla direttiva CEE detta «Rete natura 2000», quale habitat naturale di importanza comunitaria.
Tra le feste ricordiamo la Madonna del Canneto (1-4 luglio), la Madonna del Carmine (15-17 luglio) e le celebrazioni per la Settimana Santa. Molto suggestivi sono inoltre i festeggiamenti per San Francesco da Paola, patrono dei pescatori e della gente di mare. Essi si celebrano il 5 e 6 luglio con la benedizione del mare.
La festa di Santa Cristina, compatrona della città, si festeggia dal 23 al 25 luglio. La sua statua viene portata in processione sul mare, dove si svolge la cuccagna a mare. Essa vede un palo di legno posizionato in orizzontale sulla banchina del porto. Scopo del gioco è riuscire ad afferrare la bandiera fissata a un’estremità del palo. La difficoltà consiste nel fatto che il palo stesso è interamente coperto di grasso. Il mare attenua le cadute dei partecipanti, spesso rovinose.
Immagine: salvatorescialpi