Il Museo Sigismondo Castromediano a Lecce
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Da sapere
Si consiglia di verificare gli orari di apertura contattando direttamente la struttura al numero +39 0832 373572.
Descrizione
Il Museo Sigismondo Castromediano a Lecce è il più antico Museo pubblico della Puglia. Esso fu fondato nel 1868 da Sigismondo Castromediano. Un illustre patriota, archeologo e letterato leccese del XIX sec.
Difatti, il museo espone interessanti reperti archeologici. Grazie ad essi, è possibile approfondire la conoscenza del Salento fin dai tempi preistorici ed in particolare della dominazione messapica e romana.
Inoltre, la pinacoteca accoglie dipinti che risalgono per la maggior parte ad un periodo compreso dal 1400 al 1700.
In origine, il Museo Sigismondo Castromediano a Lecce era collocato presso il Palazzo dei Celestini. Attualmente, il Museo si trova in Via Gallipoli presso l’ex Collegio Argento. Esso fu fondato nel 1888 e ristrutturato dalla Provincia nel 1967 per adeguarlo a Museo.
Infatti, alcuni ambienti hanno mantenuto la loro fisionomia originale. Altri, invece, sono di epoca postuma.
All'interno del Museo, la Pinacoteca occupa due sale. Essa mette in mostra dipinti che racchiudono il periodo medievale e barocco dal Quattrocento al Settecento. Inoltre, nelle sale restanti, troverete collezioni di statue del periodo romano rilevate nell'Anfiteatro e vasi attici.
Ed infine, di rilevante importanza sono le antiche collezioni di ceramica lavorata al tempo dei Messapi e altre testimonianze preistoriche, romane e medievali.
Un'intera area è adibita ad esposizione di mostre contemporanee.
In onore al 150° anniversario del Museo Sigismondo Castromediano a Lecce, un’ospite straordinaria ha omaggiato il Museo con la sua presenza. Si tratta della Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Un'opera importante, ospitata fino al 31 marzo 2020.
Il museo prosegue il proprio percorso innovativo, iniziato il 22 giugno scorso con l’avvio della fruizione dell’architettura disegnata da Franco Minissi. Si tratta di una messa in dialogo con le opere d’arte contemporanea di Pino Pascali e Nico Angiuli.