Il Museo di Biologia Marina a Porto Cesareo

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Da sapere

Attualmente il museo ha sede nel paese di Porto Cesareo, vicino al Municipio, in Via Vespucci.

Si consiglia di verificare gli orari di apertura contattando direttamente la struttura al numero +39 0833 569502.

Descrizione

Il 30 Luglio 1966 il Prof. Parenzan inaugurò la Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo. In essa vi erano il Museo di Biologia Marina, la Biblioteca ed infine un piccolo laboratorio.

La scelta del sito non è stata certo casuale. Infatti, il Prof. P. Parenzan nella sua relazione inaugurale spiegò le diverse motivazioni. Tra queste, l'alto interesse scientifico che quest'area riveste per le ricerche di biologia marina. Ed inoltre, l'ambiente biologico di particolare interesse de La Strea. Cioè un luogo in cui convivono l'alga verde Anadyomene stellata, il porifero Geodia cydonium e l'echinoderma oloturoide Holothuria impatiens.

Nel 1977 il Parenzan donò l'intera collezione del Museo all'Università degli Studi di Lecce. Nel 1999 fu stipulata una Convenzione tra Università, Provincia di Lecce e Comune di Porto Cesareo per la gestione della struttura.

Negli ultimi anni la biblioteca della Stazione è cresciuta sempre di più. Perciò, è stata trasferita al Dipartimento di afferenza. Anche il piccolo laboratorio è confluito negli spazi del Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina dello stesso Dipartimento.

Di fatto, quindi, solo il Museo di Biologia Marina è rimasto a Porto Cesareo in via Vespucci.

Il Museo non è una semplice esposizione di reperti. Infatti il prof. Pietro Parenzansi è sempre sforzato di trasmettere al visitatore notizie importanti relative all'habitat e abitudini di vita degli organismi esposti.

Perciò, ricostruì un tratto di scogliera popolato da uccelli marini. Tra cui, il rarissimo airone bianco (Casmerodius albus). Le pareti affrescate contribuivano a creare l'illusione di trovarsi davanti ad uno scorcio di costa.

Altre piccole esposizione didattiche riguardavano l'allevamento dei mitili. Ed ancora il fouling e la formazione delle egagropile dai detriti di Posidonia.

Inoltre, sono presenti collezioni di molluschi marini, crostacei ed un campionario completo di pesci dello Ionio. Il prof Parenzan e i suoi collaboratori hanno raccolto quasi tutti i reperti.  In totale la collezione del museo ne comprende oltre 900.

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